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Guardia di Finanza

Storia del Corpo

La nascita della Guardia di Finanza risale all'ottobre 1774, quando venne costituita la “Legione Truppe Leggere” per volere di Vittorio Amedeo III, Re di Sardegna. Fu il primo esempio in Italia di un Corpo speciale istituito per il servizio di vigilanza finanziaria ai confini, oltre che per la difesa militare. Compiuta l’unificazione d’Italia, i vari Corpi di finanza dei cessati Stati italiani si fusero nel “Corpo delle Guardie Doganali”, istituito nel 1862 per la vigilanza doganale, nonché, in tempo di guerra, impiegato per la difesa dello Stato. Con la Legge 8 aprile 1881, n. 149, il Corpo assunse la denominazione di “Corpo della Regia Guardia di Finanza” con la funzione di «...impedire, reprimere e denunciare il contrabbando e qualsiasi contravvenzione e trasgressione alle leggi e ai regolamenti di finanza...», di tutelare gli interessi dell’Amministrazione finanziaria e concorrere alla difesa dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Nel 1906 al Corpo fu concesso un ordinamento autonomo con la costituzione del Comando Generale e, sul territorio, dei Comandi di Legione. Nel 1907 venne inoltre esteso al Corpo l’uso delle stellette a cinque punte, simbolo comune dell’appartenenza alle Forze Armate, e nel 1911 quale consacrazione delle alte benemerenze conseguite dal Corpo nel Risorgimento, Vittorio Emanuele III firmò il Regio Decreto n. 325, con il quale fu concesso al Corpo l’uso della Bandiera di Guerra; la cerimonia di consegna si tenne il 7 giugno 1914 in Roma, presso l’ippodromo militare di Tor di Quinto, in occasione dell’anniversario della concessione dello Statuto.

Nel corso degli anni venti, la struttura ordinativa del Corpo risultò fortemente influenzata dalle riforme che interessarono il sistema tributario nazionale: risale infatti al 1923 la nascita della Polizia Tributaria Investigativa come contingente specializzato della Regia Guardia di Finanza, costituito da militari in abito civile impegnati in speciali servizi di investigazione per prevenire e reprimere il contrabbando ed altre tipologie di frode, combattere l’evasione dei tributi e, in modo particolare, la criminalità organizzata.

Durante i due conflitti mondiali le Fiamme Gialle pagarono un alto contributo di sangue con 4.209 caduti, combattendo sui campi di battaglia inquadrati in Reparti mobilitati, per gli aiuti prestati ai profughi ebrei e ai perseguitati dai nazifascisti, per aver tutelato la popolazione civile e le istituzioni sul confine orientale, ove numerosi finanzieri furono uccisi e gettati nelle foibe, meritando complessivamente venti ricompense al Valor Militare alla Bandiera di Guerra ed oltre 2.200 analoghe decorazioni concesse individualmente, molte delle quali “alla memoria”.

Anche in tempo di pace, il Corpo ha mostrato generoso altruismo e operante solidarietà prestando soccorso alla popolazione in occasione di gravi calamità naturali, ricevendo, per tale impegno, diciassette tra ricompense al Valore e Merito Civile alla Bandiera. Ai simboli del valore collettivo si affiancano oltre 1.300 ricompense individuali e si ricordano i circa duemila caduti in servizio o per l’espletamento di questo.

Un forte impulso alla modernizzazione del Corpo venne dato nel secondo dopoguerra: tra il 1952 ed il 1954 vennero istituiti il Servizio Statistico, dotato di un centro meccanografico, il Servizio Aereo ed il Servizio Cinofili. Successivamente, la Legge n. 189 del 1959 provvide a rimodulare i compiti istituzionali del Corpo, poi adeguati da provvedimenti settoriali, attributivi di competenze specifiche. In anni più vicini a noi, con la riforma ordinativa tracciata dal D.P.R. n. 34 del 1999 è stato completato l’adeguamento dei compiti istituzionali, mentre il D.Lgs. n. 68 del 2001, confermando l’ordinamento militare del Corpo, ne ha esaltato il ruolo di Forza di Polizia con competenza generale in materia economica e finanziaria a tutela del bilancio pubblico, delle Regioni, degli Enti Locali e dell’Unione Europea.

Pietra miliare nella storia delle Fiamme Gialle è la Legge 3 giugno 2010, n. 79, la quale ha previsto la possibilità di nominare il Comandante Generale della Guardia di Finanza anche tra le fila dei propri Generali di Corpo d’Armata.

La medesima norma prevede altresì, che nell'ambito del concorso del Corpo alle operazioni militari in caso di guerra e alle missioni militari all'estero - per finalità di collegamento con il Comando Generale e assegnato al Ministero della Difesa un Generale di Divisione della Guardia di Finanza.

Dal 1° gennaio 2017 la Guardia di Finanza è divenuta, in virtù del Decreto Legislativo 19 agosto 2016, n. 177 e nell’ambito del sistema di sicurezza delineato dalla Legge 1° aprile 1981, n. 121, l’unica Forza di Polizia sul mare. Tale provvedimento ci riporta idealmente alla vigilanza doganale a mezzo di natanti – istituita nel Regno di Sardegna con Regio Editto del 4 giugno 1816 – antesignana dell’odierno Servizio Navale, di cui nel 2016 è stato celebrato il bicentenario.

A partire dal 21 novembre 2017, poi, la Scuola di Polizia Tributaria ha cambiato la denominazione in Scuola di Polizia Economico-Finanziaria e, dal 1° gennaio 2018, i Nuclei di Polizia Tributaria hanno assunto il nome di Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria (Decreto Legislativo 29 maggio 2017 n. 95). Si tratta di un importante passo verso un ulteriore adeguamento dei compiti del Corpo in relazione al nuovo quadro normativo, per una sempre più efficace tutela degli interessi nazionali, comunitari e della collettività.

Nel recente passato, la dimensione internazionale delle attribuzioni del Corpo è stata valorizzata mediante l’impiego con compiti di assistenza, consulenza ed addestramento delle polizie locali in vari Paesi del mondo (Kosovo, Afghanistan, Haiti e Libia), sia in ambito NATO, concorrendo alle Peace Support operations (PSO) sia in operazioni di peacekeeping e di cooperazione internazionale, promosse dall’ONU o dall’UE.

Testimonianza ulteriore della proiezione all’estero delle Fiamme Gialle è l’avvenuto distacco di Ufficiali, presso le più importanti rappresentanze diplomatiche italiane e i principali organismi comunitari. Il Corpo, inoltre, è attualmente presente in Albania con la Missione Bilaterale di assistenza alla Polizia albanese.

 

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Formazione

La formazione costituisce un investimento irrinunciabile per la professionalità del personale delle organizzazioni complesse come la Guardia di Finanza.
Essa è imprescindibile, tanto nella fase dell'istruzione iniziale presso gli Istituti di base quanto nel successivo, costante aggiornamento lungo tutta la vita lavorativa di ogni militare (cd. long life Learning).
L'attività formativa si sviluppa nei vari reparti di istruzione del Corpo a seconda del livello professionale da formare:
  • per gli Ufficiali si svolge presso l'Accademia del Corpo (Bergamo e Roma-Castelporziano). Il percorso didattico della durata di cinque anni che culmina con il conseguimento della Laurea specialistica/magistrale in “Giurisprudenza”;
  • per gli Ispettori reclutati con il concorso pubblico è previsto un corso di formazione presso la Scuola Ispettori e Sovrintendenti di L'Aquila, della durata di due anni. Al termine del biennio, con il grado di Maresciallo, svolgeranno un ulteriore corso annuale di qualificazione operativa, in esito al quale conseguiranno la laurea in “Operatore Giuridico d’Impresa”.
  • I soli Marescialli del contingente di mare, al termine del triennio di formazione, frequentano, presso la Scuola Nautica di Gaeta (LT), un corso di specializzazione in discipline nautiche. Gli Ispettori reclutati con procedura interna frequentano un corso di durata non inferiore a sei mesi. Anche in questo caso, i soli Marescialli del contingente mare, al termine del periodo di formazione, sono avviati alla fase di specializzazione presso la Scuola Nautica di Gaeta;
  • per i Sovrintendenti è previsto un corso di formazione professionale, di durata non inferiore a un mese, erogabile anche con modalità telematiche, al termine del quale gli allievi dichiarati idonei conseguono la nomina a vicebrigadiere.
  • per i Finanzieri è curata dalla Legione Allievi, con sede a Bari, che si avvale delle dipendenti Scuole di Predazzo (Scuola Alpina), Gaeta (Scuola Nautica) ed Allievi Finanzieri di Bari (Scuola AA.FF.). I corsi di formazione di base hanno una durata di circa 10 mesi, distinti in 2 cicli addestrativi, il primo della durata di 6 mesi, al termine del quale gli allievi conseguono le Fiamme Gialle e le conseguenti qualifiche di Agenti di Polizia Giudiziaria, Tributaria e di Pubblica sicurezza, il secondo, di durata variabile, 4 mesi per i Finanzieri Allievi del Contingente Ordinario e 2 mesi per il Contingente Mare. Al termine della formazione di base, i Finanzieri vengono avviati ai Reparti operativi del Corpo ovvero agli Istituti d’istruzione dipendenti dalla Legione Allievi, per la frequenza del periodo di specializzazione per la quale hanno eventualmente concorso o si sono segnalati, quali i corsi per Tecnico di Soccorso Alpino (S.A.G.F.) presso la Scuola Alpina, i vari corsi di specializzazione navale presso la Scuola Nautica ed i corsi di anti-terrorismo e pronto impiego (i cosiddetti “Baschi Verdi”) presso la Scuola Addestramento di Specializzazione di Orvieto.

 

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